Lecce, la sindaca Poli Bortone attacca la sinistra: “Speriamo di toglierci finalmente questi comunisti”

Adriana Poli Bortone, sindaca di Lecce e leader del movimento Io Sud, ha scatenato polemiche con dichiarazioni infuocate durante una recente conferenza organizzata per rispondere alle voci su presunti accordi con i candidati della Lega. La politica, ormai 82enne, ha scelto una dialettica diretta, che sembra appartenere a un’epoca passata, con un attacco aperto alla sinistra.

“Speriamo di toglierci finalmente questi comunisti davanti, perché veramente non ne possiamo più”, ha dichiarato la sindaca, riferendosi ai suoi avversari politici e agli “eventuali disastri” causati, secondo lei, negli ultimi 20 anni. Un’affermazione – ripresa da Repubblica Bari – che ha fatto discutere e che ha sollevato critiche, anche per il linguaggio poco consono ai tempi odierni.

Nel corso della conferenza, Poli Bortone ha cercato di fare chiarezza sulla sua posizione politica, smentendo le voci di un accordo “sottobanco” con i democratici. “Il Movimento Io Sud non ha una sua lista, non ha messo nessuno nei partiti di governo e si ritrova con la candidatura di Luigi Lobuono”, ha dichiarato, cercando di smorzare i sospetti su possibili alleanze con la sinistra.

Tuttavia, la sindaca ha continuato a polemizzare con la stampa, accusandola di diffondere “informazione scorretta” e di alimentare disordini all’interno della maggioranza di centrodestra che governa la città di Lecce. “La nostra maggioranza è coesa e sa andare avanti insieme”, ha concluso.

Le sue dichiarazioni si inseriscono in un quadro politico complesso, in cui i legami con la Lega e le alleanze con il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, e il senatore Roberto Marti sono ormai noti. Quest’ultimo è stato nominato recentemente coordinatore provinciale della Lega, e il suo supporto a Poli Bortone nelle elezioni comunali ha suscitato non poche polemiche.

Non è un mistero che Poli Bortone potrebbe essere la figura designata per rimpiazzare il dimissionario Stefano Minerva alla presidenza della Provincia di Lecce, un’ipotesi che aggiunge ulteriore tensione e incertezze alla già calda campagna elettorale per le regionali del 23 e 24 novembre.

Queste dichiarazioni e gli sviluppi politici hanno alimentato ulteriormente il dibattito sulla politica locale, con una campagna che promette di infiammarsi nei giorni a venire.

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